GRUGLIASCO
05 Dicembre 2011 - 21:59
«Non ho mai ricevuto i 908 milioni di lire che mi spettano. Mia moglie non c’è più e i responsabili non hanno fatto un giorno di carcere». E’ lo sfogo di Sabino Pezzilli. Sua moglie Teresa Leone è mancata a soli 47 anni nel 1993 per mesotelioma pleurico, il tumore ai polmoni provocato dal contatto con l’amianto. Teresa è diventata un simbolo dei morti per amianto perché è deceduta a causa di appena tre mesi di lavoro alla Sia, la Società italiana amianto che aveva operato per oltre 100 anni a Grugliasco. Sabino Pezzilli e Teresa Leone si erano conosciuti nel paese di origine, a Minervino Murge, in provincia di Bari. Lui lavorava già a Torino, lei si sarebbe trasferita nel capoluogo piemontese a breve, con la famiglia, per trovare un lavoro. Nel 1961 Teresa cominciò a lavorare il terribile amianto blu nel reparto filatura della Sia. Dopo pochi mesi cominciò a sentirsi male. Si rivolse a un medico che, saputa l’azienda per la quale lavorava, le consigliò di licenziarsi, ma dopo oltre 30 anni di incubazione la malattia si manifestò comunque.
su Luna Nuova di martedì 6 dicembre
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