RIVOLI
19 Gennaio 2012 - 21:59
Far pagare un “contributo ambientale” a chi si limita ad attraversare il territorio di una città senza portare “valore aggiunto”, producendo solo smog e inquinamento acustico. E’ questa la logica che sta dietro al road pricing o ecopass rivolese, uno dei punti di interesse del nuovo piano urbano del traffico. «Il pagamento di una tariffa rappresenta un prelievo a carico di chi produce i costi sociali derivati dal traffico e dall’inquinamento», spiega Adriano Sozza, assessore allo sviluppo e alla pianificazione del territorio, che precisa ulteriormente: «chi invece risiede in città o vi arriva per lavorare, studiare o semplicemente si ferma a fare compere, fruire di un servizio, non pagherebbe nulla». L’obiettivo non è quello di rendere difficile l’accesso alla città, ma di andare a incidere sul traffico parassita est-ovest, stimato in un buon 30 per cento degli spostamenti che insistono su Rivoli. « Sono 150mila i veicoli che transitano al giorno, in gran parte traffico pesante, un traffico merci a lunga distanza che si sovrappone al traffico locale». Il road pricing, in ogni caso per ora una proposta, approderà in Consiglio comunale a fine febbraio.
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