16 Aprile 2012 - 21:22
Giacomo Riccaldone incatenato al cancello
«Non possiamo più andare avanti, c’é da impazzire». Così si incatena al cancello di casa di Gianmario Rossignolo. Piove ancora a Torino lunedì mattina quando Giacomo Riccaldone, operaio De Tomaso, decide di incatenarsi al cancello dell’abitazione di chi aveva promesso il rilancio dello stabilimento Pininfarina e un piano industriale capace di far rifiorire l’industria automobilistica italiana non solo all’ombra in Fiat. Invece dopo tre anni di impegni disattesi, senza stipendio da novembre, con tre figli e moglie a carico, Riccaldone ha deciso di piantonare la casa del suo datore di lavoro: «Ci deve dire qualcosa sul nostro futuro - afferma - Ma quello vero, non sulla carta, perché di carte ne hanno già presentate tante».
su Luna Nuova di martedì 17 aprile
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