13 Dicembre 2012 - 20:10
È mercoledì e alla parrocchia di San Giuseppe di Oltredora è giorno di distribuzione dei “pacchi viveri”. Si tratta di cibo per gente che non ha soldi per comprarlo tutte le settimane. Sono derrate alimentari in scadenza, raccolte grazie a una convenzione favorita dal Comune con Carrefour del centro commerciale La Certosa. Oppure viveri assegnati dal Banco alimentare, prodotti espressamente per l’assistenza e la protezione civile e pagati con fondi europei. C’è anche la frutta e il pane, ancora intatti, avanzati ogni giorno dalle mense scolastiche. Poi, altri alimenti vengono comprati con fondi derivati da donazioni; ma nella maggior parte, questi soldi servono più per aiutare a pagare bollette.«Quelli che hanno mentalità dell’eterno assistito sono sempre meno in rapporto alle persone che non avrebbero mai pensato di venire a chiedere aiuto proprio qui», osserva Angela Porfido, da 14 anni in Caritas, volontaria anche in carcere, che qui a San Giuseppe coordina un gruppo di una trentina di volontari, in buona parte donne. Oggi sono 95 i gruppi famigliari di Oltredora assistiti, per un totale di circa 250 persone.
(di Massimiliano Borgia)
su Luna Nuova di venerdì 14 dicembre
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