RIVALTA
29 Aprile 2015 - 21:36
Renato Scaletta Giulia Vitello
Avere la soluzione a portata di mano, e vedersela sfuggire solo perché non si è in grado di pagare gli arretrati accumulati per mancanza di lavoro e per tagli alla sanità pubblica che non hanno permesso al capofamiglia ipovedente di ricevere la pensione di invalidità.
Renato Scaletta e Giulia Vitello sono disperati. Vivono con i tre figli in una casa Atc di via Enrico Toti, a Gerbole, in un alloggio di soli 59 metri quadrati, a poche scale di distanza da quello ben più ampio e situato al piano basso che andrebbe meglio per loro, anche perché più facile da raggiungere con una semplice rampa per disabili già predisposta. Proprio quando incominciavano a vedere la luce in fondo al tunnel, dopo che il sindaco Mauro Marinari aveva detto di aver ricevuto dal presidente dell’Atc l’assicurazione della disponibilità e della ormai prossima assegnazione agli Scaletta, arriva come una doccia fredda il “niet” dagli uffici. «Dobbiamo 1800 euro, ma dove trovarli?».
su Luna Nuova di giovedì 30 aprile 2015
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