SCUOLA
09 Febbraio 2021 - 14:41
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Duecento alunni, 11 classi delle scuole medie e due ore a lezione. Nell’anno che ha stravolto le lezioni, costringendo tanti studenti a vivere la scuola attraverso lo schermo dei dispositivi elettronici, anche la Polizia municipale si trasferisce su Meet per fare lezione su bullismo e cyberbullismo e rispondere alle tante domande dei ragazzi. A partire dal 2018 gli incontri con le scuole sono una costante per la polizia locale. Per la prima volta il Comando utilizzerà una piattaforma informatica per effettuare gli incontri a distanza con trasmissione direttamente dal Comando.
«La collaborazione proficua in particolare con la scuola secondaria di primo grado "Don Minzoni-Gramsci" ha portato negli ultimi tre anni ad effettuare numerosi incontri - sottolinea il vice comandante Claudio Galletta - in particolare con gli alunni delle classi prime che provengono dalla realtà delle scuola primaria molto diversa sia come didattica sia come rapporti con i docenti e i compagni di scuola. Il 2020 ha spostato il baricentro della vita di molti studenti e studentesse sulle piattaforme digitali e dare continuità alle nostre lezioni trasformandole quest’anno è ancora più importante». Gli incontri si focalizzano in particolare verso gli alunni delle classi prime per due ordini di motivi: il primo perché una educazione sui temi proposti nei loro confronti offre la possibilità di iniziare ad informare presto i ragazzi; il secondo perché capita che tali alunni, che per la prima volta si trovano a recarsi e a ritornare a casa da soli utilizzando mezzi e si affaccino per la prima volta sul mondo della indipendenza fa si che siano il target ideale per ragazzi un po' più grandi che approfittano della situazione.
«Collegno è città dell’educazione - commenta soddisfatto il sindaco Francesco Casciano - e ogni minuto speso a promuovere la cultura del rispetto nei nostri ragazzi e ragazze è un investimento fondamentale per costruire la nostra comunità. Gli incontri hanno come fine ultimo quello di informare i ragazzi che quando sono vittime di bullismo o vengono a conoscenza di tali situazioni che colpiscono i loro amici devono immediatamente denunciare l'accaduto ed condividere quanto capita con figure adulte di riferimento: genitori, insegnanti ed altri che sapranno aiutarli con le opportune segnalazioni». Durante la spiegazione da parte degli agenti aventi una specifica formazione della Regione sui temi trattati, vengono illustrati gli aspetti più importanti del bullismo e del cyberbullismo, vengono analizzati i protagonisti: il bullo, la vittima e i gregari e vengono indicate le modalità tramite le quali non essere vittima di bullismo. Successivamente viene analizzato l'aspetto più specifico del bullismo il cyberbullismo: come si esplica e come riuscire a non essersene vittima e nel contempo co responsabile con i bulli con la diffusione di materiale o immagini inopportune.
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