19 Gennaio 2012 - 21:45
Il Parco della Alpi Cozie, che raggruppa gli ex parchi dei laghi di Avigliana, Orsiera-Rocciavré, Gran bosco di Salbertrand e val Troncea, resterà commissariato almeno per un anno. Il commissario Stefano Daverio, vicesindaco di Sauze d’Oulx, dovrà lavorare per realizzare l’unificazione. Poi, come tutti gli altri 13 parchi del Piemonte, anche il nostro dovrà iniziare a marciare sulle proprie gambe, soprattutto nella ricerca dei soldi per progetti e investimenti. Il messaggio è: “I parchi devono iniziare a rendere e non solo costare”. La Regione spenderà, nel 2012, 15mila euro per il funzionamento dei parchi piemontesi. Ma, appunto, solo per il funzionamento. Se un parco vuole promuovere uno studio scientifico, se vuole realizzare infrastrutture per l’agricoltura, i prodotti tipici, il turismo naturalistico, dovrà trovarsi i soldi. E i soldi li dovrà trovare facendo entrare investitori privati nell’area protetta. Quindi, via libera a chi vuole costruire anche nei parchi. «I parchi possono attirare interventi edilizi legati alle strutture ricettive. Penso a strutture per i turisti che vogliono frequentare le aree protette, cioè ben inserite nell’ambiente circostante e con le caratteristiche costruttive dei luoghi. I parchi dovranno attirare anche investitori interessati a realizzare queste strutture ricettive». La Regione chiede ai presidenti (e dunque al commissario Daverio) anche un occhio di riguardo per le attività agricole e di allevamento che si trovano dentro le aree protette.
Su Luna Nuova di venerdì 20 gennaio
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