02 Febbraio 2012 - 21:51
Se nevica, il buon senso consiglierebbe di lasciare a casa l’auto e di prendere il treno. Invece anche i treni, in queste ore, vengono soppressi o sono in forte ritardo. In caso di nevicate, scatta un “Programma neve” di Trenitalia, che prevede proprio la soppressione di treni. Per il Piemonte, ieri, è stata un’ecatombe. Ma per la linea Torino-Modane ci sono state solo due soppressioni: un treno per Susa e uno da Susa a Torino. Per compensare i disagi, sono stati fatti fermare nelle stazioni intermedie alcuni treni per Bardonecchia. Anche i ritardi sono stati fisiologici, dovuti soprattutto alle priorità di uso delle tracce. In ogni caso, il nuovo orario cadenzato, con treni ogni mezzora, ha limitato fortemente i disagi. Comunque, anche questa ondata di maltempo ha messo in luce la fragilità del nostro sistema ferroviario. I treni vengono soppressi per ragioni strutturali e organizzative, più che per imprevisti. In questi giorni capita che treni rimangano con le porte bloccate dal ghiaccio. Così come possano rimanere con il riscaldamento rotto. Ma il problema vero è ancora una volta rappresentato dagli scambi. A Bussoleno, nodo strategico della Torino-Modane, sono ancora in funzione le cabine di controllo degli scambi vecchie di parecchi decenni. Ma sotto accusa è, ancora una volta, la mancanza di manutenzione. Se una motrice è rotta, sempre più spesso non si può sostituire, perché mancano quelle di soccorso. E così la scelta immediata è sopprimere i treni.
Su Luna Nuova di venerdì 3 febbraio
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