TO 2006
16 Febbraio 2012 - 22:41
Con l’approvazione, mercoledì, della “legge Esposito” in Commissione bilancio alla Camera, i fondi di avanzo dell’Agenzia Torino 2006 fondi saranno destinati al Piemonte. Il “tesoretto olimpico”, è destinato alla manutenzione e alla promozione degli impianti realizzati per i Giochi.Durante l’audizione alla Camera, Mimmo Arcidiacono, ha spiegato che la cifra è di 112 milioni. «Quella è la cifra totale, certificata da Prosperi, il direttore del Ministero dell’economia - spiega meglio oggi, l’ex presidente dell’ente che ha costruito 65 opere olimpiche - ma ci sono 83 milioni derivati dai risparmi sui mutui e sulle cifre degli appalti, più 29 milioni di avanzi di cassa. A questi vanno sottratti, però, circa 43 milioni che prudenzialmente vogliamo ancora trattenere per risolvere i contenziosi legali ancora aperti. La cifra disponibile è quindi di 69-70 milioni». Questi 70 milioni saranno erogati dallo stato in tranche variabili, per effetto del Patto di stabilità. L’erogazione terminerà nel 2018. Ma, al di là dell’intento, la verità è che non si sa ancora come saranno spesi. La stessa Agenzia sarà la stazione appaltante, ma la Fondazione postolimpica, nata proprio per gestire l’eredità del 2006, indicherà i progetti. E la Fondazione ha, nel Cda, ben due rappresentanti dei Comuni olimpici, uno dei quali, Valter Marin, è indicato come il possibile presidente.
Su Luna Nuova di venerdì 17 febbraio
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