22 Marzo 2012 - 21:23
Sono già centinaia le firme raccolte a Bussoleno per la campagna in favore della scarcerazione di Giorgio Rossetto, uno dei leader di Askatasuna e del movimento No Tav, arrestata nell’operazione del 26 gennaio. Rossetto, che è originario di Piossasco dove lavora nell’azienda agricola di famiglia, da un anno è residente proprio a Bussoleno con la sua compagna. Intanto, ieri, Rossetto ha ricevuto la visita di una delegazione composta dall’eurodeputato Gianni Vattimo, Idv, e dai consiglieri regionali Eleonora Artesio, Fds, e Fabrizio Biolè, 5 stelle. Al gruppo, si sono aggregati uno dei legali di Rossetto, Emanuele D’amico, Daniela Ronco e Giovanni Jocteau dell’associazione Antigone, che segue da sempre la situazione delle carceri italiane. Giorgio è in attesa di giudizio. Le istanze per la concessione degli arresti domiciliari sono state rigettate a causa dei suoi precedenti per reati “politici”. Ma, come hanno denunciato i membri della delegazione, all’uscita del carcere e durante una conferenza stampa, anche se non è ancora stato condannato è custodito in un reparto destinato ai detenuti in isolamento.
Su Luna Nuova di venerdì 23 marzo
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