25 Giugno 2012 - 21:55
Domenica Luca Abbà ha fatto una “toccata e fuga” al campeggio No Tav di Chiomonte. È stato come un secondo ritorno a casa. È il segno che Luca è tornato e tornerà in mezzo alla sua gente. A Chiomonte non ci era ancora andato da quando, lunedì scorso, è uscito dall’ospedale dopo la terribile caduta dal traliccio del 27 febbraio e la folgorazione che gli ha procurato le conseguenze più gravi. Ma domenica non ha resistito alla tentazione. Cammina con le stampelle, a volte usa deambulatore o carrozzina, ma cammina con le sue gambe e solo quattro mesi fa in pochi ci avrebbero scommesso. Dopo una settimana di coma farmacologico, quasi due mesi tra rianimazione e terapia intensiva e ben 109 giorni d’ospedale, ora lo aspetta un lungo periodo di fisioterapia. «Fra un anno capiremo quali segni mi lascerà questo incidente. Il recupero completo, o quasi, è possibile, ma non è scontato. Le funzioni vitali minime mi sono state garantite». Lo rifarebbe di arrampicarsi sul traliccio? «In una situazione come quella lo rifarei. Col senno di poi, magari lo farei con più attenzione. Ma più ci penso, più mi convinco che non c’era nessun motivo perché un poliziotto mi inseguisse».
su Luna Nuova di martedì 26 giugno
AGGIORNAMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova