03 Dicembre 2012 - 23:25
Non solo Tav, ma anche il transito nella seconda canna del Frejus, gara per l’Autostrada ferroviaria alpina e armonizzazione delle tariffe tra i tunnel autostradali del Monte Bianco e del Frejus. Il summit di ieri tra Mario Monti e François Hollande è servito soprattutto a sbloccare le questioni ancora aperte nelle infrastrutture di trasporto tra Italia e Francia. Il documento firmato da Corrado Passera sulla Torino-Lione prevede che i due parlamenti ratifichino entro i primi mesi del prossimo anno l’accordo internazionale del 30 gennaio, che diventa così, vero “trattato”. Il prossimo vertice si terrà a Torino. Su un punto Monti e Hollande sono stati molto chiari. Il messaggio è: Italia e Francia sono a pieno titolo i due paesi che stanno garantendo il futuro all’Europa, puntando sempre in ogni occasione al rafforzamento della coesione. Adesso, questo ruolo deve essere riconosciuto dall’Europa mettendo il 40 per cento del costo della tratta internazionale del Tav. Inoltre il vertice italo francese ha deciso che la seconda canna del Frejus sarà una vera canna di transito. In piazza Brotteaux, invece, quella che avrebbe dovuto essere la manifestazione per contestare il vertice italofrancese si è ridotta a un concentramento di un’ora, a circa un km e mezzo dalla Prefettura sede del summit.
(di Massimiliano Borgia)
su Luna Nuova di martedì 4 dicembre
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