ENTI LOCALI
08 Aprile 2013 - 23:16
Quasi come il governo Monti, le Comunità montane si apprestano ad entrare in una sorta di “prorogatio”. Nessun dietrofront rispetto alla legge regionale 11/2012 che ne aveva decretato la conversione in Unioni montane di comuni, ma fino a quando non verranno nominati i commissari le Comunità resteranno a tutti gli effetti operative, con la loro giunta e i loro consigli. E a quanto pare ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che questo avvenga. È quanto emerso dal tavolo che si è svolto venerdì tra i presidenti “in scadenza” delle 22 Comunità montane piemontesi e i neo assessori regionali all’economia montana, Gianluca Vignale, e agli enti locali, Riccardo Molinari. Un tavolo che è servito a mettere qualche punto fermo, dopo le forti incertezze di questi mesi. La prima buona notizia è che la Regione ha finalmente messo mano al portafoglio, liquidando 8 milioni di euro a favore delle Comunità montane: per il maxi ente che dal 2010 unisce le valli di Susa e Sangone la cifra ammonta a 568mila 500 euro. Una boccata d’ossigeno che consentirà anzitutto di mettere al riparo l’erogazione degli stipendi per i 30 dipendenti tuttora in servizio.
su Luna Nuova di martedì 9 aprile
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