QUERELA
08 Aprile 2013 - 22:45
Stanchi di subire le ire di Stefano Esposito, uno tra i più convinti sostenitori della Torino-Lione e detrattori del movimento No Tav, un gruppo di amministratori valsusini ha deciso di passare alle vie legali. Venerdì l’avvocato Emanuele D’Amico ha infatti depositato in procura una querela nei confronti del senatore Pd: la goccia che ha fatto traboccare il vaso risale all’assalto alle reti portato avanti da alcuni attivisti nella notte del 9 febbraio sorso, a seguito del quale Esposito aveva dichiarato sulle pagine di un quotidiano torinese che «le azioni di questi teppisti sono coordinate dai sindaci e dagli amministratori che danno le dritte politiche». Un’accusa che 32 amministratori tra sindaci, assessori e consiglieri comunali che aderiscono alle liste civiche vicine al movimento No Tav hanno deciso di non lasciar più correre.
su Luna Nuova di martedì 9 aprile
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