L'ultimo concerto? Stasera la chiamata alle armi della musica dal vivo
SETTORE IN CRISI DA LOKCDOWN
GIUSTIZIA
03 Giugno 2013 - 20:10
Gli scontri dell’estate del 2011 in valle di Susa non hanno danneggiato l’immagine dell’Italia all’estero. Gli attacchi al cantiere del Tav, la pioggia di lacrimogeni (in un solo giorno ne furono sparati 4.357), le manganellate, le sassaiole, gli oltre trecento feriti fra manifestanti, poliziotti e carabinieri feriti non hanno compromesso la fotografia del “sistema Paese”. Poche parole e il tribunale di Torino riporta il maxi processo ai No Tav (52 imputati, 76 capi d’accusa, 247 testimoni citati dalla procura) nell’alveo di una causa su “episodi specifici e circoscritti” di lesioni e resistenza respingendo la richiesta di costituzione di parte civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, che invece lamentava un duro colpo al prestigio nazionale: Palazzo Chigi asseriva che la guerriglia aveva addirittura rischiato di compromettere i finanziamenti internazionali per la ferrovia Torino-Lione.
su Luna Nuova di martedì 4 giugno
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