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SETTORE IN CRISI DA LOKCDOWN
TO-LIONE
17 Giugno 2013 - 23:11
524 milioni di euro in meno sulla Torino-Lione per i prossimi quattro anni. Il governo si affretta a gettare subito acqua sui facili entusiasmi di quanti, leggendo i titoloni dei giornali, potrebbero pensare ad un repentino ripensamento sulla tanto contestata linea ad alta velocità. In realtà pare non sia così, anche se mettendosi nei panni del governo Letta la scelta di stornare questo gruzzolo di fondi destinati al Tav non sembra delle più coerenti rispetto ai proclami con cui, da sempre, le autorità italiane affermano davanti all’Europa di considerare la Torino-Lione «un’opera strategica e fondamentale per lo sviluppo infrastrutturale del Paese». Serviranno, insieme ad altri 773 stralciati dal Terzo valico, a coprire oltre il 50 per cento del fondo da 2 miliardi di euro con cui il governo punta a sbloccare una serie di opere immediatamente cantierabili. Ma per il governo quei soldi ora non servono, verranno rimessi più in là. Né più, né meno, dunque, che una manovra contabile.
su Luna Nuova di martedì 18 giugno
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