Atropina Clan, il nuovo singolo dedicato all'Acad
MUSICA E SOCIETÀ CIVILE
CHIOMONTE
26 Settembre 2013 - 20:52
Il blitz di mercoledì mattina del vicepremier Angelino Alfano, tenuto appositamente top-secret fino all’ultimo per evitare contestazioni, è servito sì a blindare politicamente e mediaticamente la Torino-Lione sul lato Italia, ma ha anche fatto storcere il naso a qualcuno. Non solo a diversi sindaci, compresi alcuni No Tav, seccati per non essere stati nemmeno informati della visita del ministro dell’interno al cantiere della Maddalena, ma anche all’associazione di imprenditori “Sviluppo e tutela val Susa” presieduta da Nadia Matteo: «Oggi ci saremmo aspettati che il ministro dell’interno desse l’opportunità anche a noi (esposti ormai da oltre due anni alle sole intemperie) di esprimere il nostro punto di vista». Lo dice riferendosi al fatto che, in occasione della recente visita del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi in prefettura a Torino, si era deciso di «organizzare dei tavoli per trovare soluzioni concrete per superare le divisioni e rilanciare l’economia ormai al collasso della valle di Susa». Intanto Alfano ha ribadito con forza che «nulla potrà fermare la Torino-Lione, né la protesta, né un cambio di governo. Il cantiere c’è, eccome!». Intanto martedì 1° ottobre si tornerà a parlare di compensazioni a Roma durante la riunione della task force diretta da Ettore Incalza.
su Luna Nuova di venerdì 27 settembre
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