Atropina Clan, il nuovo singolo dedicato all'Acad
MUSICA E SOCIETÀ CIVILE
VENAUS
02 Dicembre 2013 - 22:52
Anche Cecilia Strada si arruola nella lunga fila di No Tav. Il fatto non è propriamente una novità, in quanto la presidentessa di Emergency si era già espressa nel merito e aveva preso posizione contro la decisione del governo sulla Torino-Lione. L’elemento nuovo è che la Strada è venuta fino a Venaus, venerdì scorso, in una gelida sera invernale, per ribadire ciò che il movimento sostiene da tempo, cioè che il Tav non è affatto prioritario e che le cose da fare sono ben altre: scuola, sanità, lavoro, ambiente, questi i settori sui quali uno Stato deve mettere le risorse, in special modo quando le risorse sono ridotte per via del difficile momento economico. «Ciò che accade in val Susa, con il Tav - spiega davanti ad un piatto di polenta fumante - si vede in altri punti della nostra penisola, a Vicenza con il Dal Molin, in Sardegna con le servitù militari, in Sicilia con il Muos... È il segnale della profonda spaccatura che esiste tra le priorità dei cittadini e le priorità dei governi, il contrasto tra il profitto di pochi e l’interesse di tutti».
su Luna Nuova di martedì 3 dicembre
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