10 MAGGIO
13 Maggio 2014 - 00:15
Centro di Torino blindato, manifestazione No Tav che corre via liscia come l’olio. Il movimento contro l’alta velocità lo aveva garantito fin dalla vigilia e così è stato, come già successo in altre occasioni in cui il mondo politico ventilava possibili disordini e violenze. Al corteo di sabato per le vie della città hanno partecipato circa 20mila manifestanti secondo gli organizzatori, 6-7mila per la questura: la consueta guerra di numeri che rende ragionevole sostenere che i No Tav fossero oltre 10mila. Un corteo contro la grande opera, certo, ma ormai quello è un fatto assodato: stavolta le parole d’ordine erano a sostegno dei quattro attivisti arrestati a dicembre con l’accusa di terrorismo a seguito dell’assalto al cantiere della Maddalena di Chiomonte compiuto nella notte del 13-14 maggio 2013, quando era andato a fuoco un generatore colpito, secondo le forze dell’ordine, da un attacco incendiario. “Siamo tutti colpevoli di resistere, libertà per i No Tav” era, non a caso, lo striscione che ha aperto il corteo, partito da piazza Adriano, che ha poi sfilato in corso Ferrucci, piazza Bernini, corso Francia, piazza Statuto, piazza XVIII Dicembre (Porta Susa), via Cernaia e via Pietro Micca con arrivo in piazza Castello, come pattuito dal movimento No Tav con la questura di Torino. Nessuna scritta sui muri, tanta colla per affiggere manifesti di piccole e grandi dimensioni.
su Luna Nuova di martedì 13 maggio 2014
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