TO-LIONE
12 Giugno 2014 - 22:58
Livio Pepino, 69 anni, magistrato, dal 2006 al 2010 è stato membro del Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno dei giudici. Nell’autunno 2013, Pepino con altre persone e significative realtà associative torinesi, sottoscrivono il documento costitutivo di “Presidiare la democrazia - Controsservatorio Valsusa”, in cui si ricorda ciò che avviene in valle attorno alla vicenda Tav. Adesso la prima azione ufficiale del Controsservatorio Valsusa: al “Tribunale permanente dei diritti dei popoli”, organismo internazionale che ha per scopo quello di «pronunciarsi su ogni violazione dei diritti fondamentali dei popoli e delle minoranze». Quali sono i diritti violati in valle di Susa? «Molti: dei cittadini attuali e delle generazioni future. Anzitutto i diritti alla salute, all’ambiente, a condizioni di vita dignitose, messi in grave pericolo da un’opera faraonica incidente su un territorio ricco di amianto e di uranio e priva di una effettiva utilità economica, come ammette la stessa relazione annuale redatta nell’ottobre 2013 del coordinatore del progetto per conto della Commissione europea, Laurens Jan Brinkhors».
su Luna Nuova di venerdì 13 giugno 2014
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