Dalle arpe a Morgan: lo spettacolo in quota tra musica, gite e circo
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30 Ottobre 2014 - 23:14
«Non si potrà non tener conto del fatto che il territorio della Città metropolitana va ben oltre l’area metropolitana torinese, confinando, caso unico in Italia, con un’altra Regione, la Valle d’Aosta, e con un altro Stato, la Francia. Penso quindi ad una governance che tenga conto degli interessi e delle esigenze delle aree esterne a quella metropolitana». Piero Fassino ha aperto con queste parole, ieri pomeriggio, il suo mandato da sindaco metropolitano di Torino durante la seduta d’insediamento della Città metropolitana, il nuovo ente che ha preso ufficialmente il posto della Provincia. Insieme a lui, nella storica aula di piazza Castello che ha ospitato sinora le sedute del consiglio provinciale, si sono insediati i 18 consiglieri eletti durante le “elezioni ponderate” del 12 ottobre scorso, che nel prossimo anno e mezzo saranno chiamati a scrivere lo statuto dell’ente. Tra loro anche quattro volti zonali: nella maggioranza i sindaci di Villardora, Mauro Carena, e di Grugliasco, Roberto Montà, entrambi eletti in quota Pd, e la capogruppo della minoranza di Susa, Gemma Amprino (Ncd); all’opposizione Dimitri De Vita (M5S), consigliere di minoranza a Rosta. La prossima seduta sarà convocata tra due settimane.
su Luna Nuova di venerdì 31 ottobre 2014
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