TAV
03 Novembre 2014 - 22:36
Tutto nasce dall’esposto presentato in primavera dal Controsservatorio Valsusa insieme ad un folto gruppo di sindaci e amministratori delle valli di Susa e Sangone, che ha portato alla decisione del “Tribunale permanente dei popoli” di aprire un procedimento per appurare «le finalità e l’effettività delle procedure di consultazione delle popolazioni coinvolte e l’incidenza sul processo democratico» rispetto alla vicenda Tav. Poi è sorta l’esigenza di spiegare i diritti dei popoli, e di farlo attraverso il convegno nazionale “Grandi opere, controlli, comunità locali”, promosso dal Controsservatorio in collaborazione con Arci, Associazione nazionale giuristi democratici, Centro studi Sereno Regis e Laboratorio civico di Almese, con il patrocino del Comune di Almese e di Pro Natura. Tra gli ospiti della prima giornata di venerdì 7 novembre figura anche il segretario del “Tribunale permanente dei popoli” Gianni Tognoni, che ai nostri taccuini dice: «L'esclusione delle persone da una pratica di informazione è la questione centrale».
su Luna Nuova di martedì 4 novembre 2014
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