LETTERA
24 Novembre 2014 - 23:17
Capi scout, animatori di oratorio, educatori, catechisti, impiegati, insegnanti di religione e non solo, pensionati, agricoltori, commercianti, membri di consigli pastorali parrocchiali. L’elenco è lungo e conta quasi 300 firme: «Siamo cristiani della valle di Susa - scrivono nell’introduzione - giovani e adulti a vario titolo impegnati nella vita pastorale delle nostre comunità e al tempo stesso tutti impegnati nella difesa del Creato e preoccupati del futuro nostro e delle generazioni che verranno». L’incipit è identico, ma i destinatari sono due, con altrettante lettere simili nei contenuti, ma distinte: papa Francesco e il presidente del Consiglio Matteo Renzi. È a loro che questi 300 cattolici valsusini, tutti convintamente No Tav, hanno deciso di scrivere per raccontare la loro contrarietà alla grande opera con un taglio diverso dal solito: improntato sulla fede, per quanto riguarda papa Bergoglio, e su uno spirito di “cittadini impegnati”, per quanto riguarda il premier, con la richiesta ad entrambi di un incontro dal vivo.
su Luna Nuova di martedì 25 novembre 2014
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