PROCESSO
18 Dicembre 2014 - 23:00
Non era terrorismo. E a sostenerlo, stavolta, non sono i No Tav, ma la Corte d’Assise presieduta da Pietro Capello, che mercoledì ha sancito che il reato contestato dalla procura non sussiste. È dunque crollata l’accusa più grave per i quattro attivisti arrestati un anno e mezzo fa per l’attacco alle recinzioni del cantiere di Chiomonte, avvenuto il 14 maggio 2013: per loro è comunque arrivata una condanna a tre anni e sei mesi e al pagamento di 5mila euro di multa. Per festeggiare, ma anche per rilanciare la richiesta di scarcerazione immediata, mercoledì sera circa 400 No Tav hanno attraversato in corteo le strade di Bussoleno.
su Luna Nuova di venerdì 19 dicembre 2014
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