PROTESTA
23 Febbraio 2015 - 22:27
Sui siti vicini al movimento No Tav c’è chi azzarda 15mila persone. La questura di Torino, in un comunicato, parla di 4mila. Solita guerra di numeri che ormai non fa più notizia. C’è però un dato visivo, incontestabile: quello di una piazza Castello che nonostante la pioggia, l’umidità, un’aria tagliente e un freddo che congelava mani e piedi («un tempo da Lupi, ma non per il ministro», ha detto Plano con una battuta dal palco), si è riempita per dire ancora una volta “no” alla Torino-Lione e alle “grandi opere inutili”. È questa l’immagine della giornata: una cartolina che sabato 21 febbraio sindaci e attivisti No Tav hanno spedito a tutta Italia per ribadire che il movimento è vivo e vegeto, nonostante le sentenze giudiziarie, nonostante i passi avanti del progetto sul piano autorizzativo. I sindaci hanno inoltre inviato una lettera con richiesta d'incontro al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre il Movimento 5 Stelle ha depositato un esposto alla Corte dei conti che contesta l'operato del commissario di governo Mario Virano. Intanto venerdì il Cipe ha dato il via libera al progetto definitivo della tratta transfrontaliera e ai primi 2 milioni di euro per le compensazioni: oggi invece, a Parigi, vertice franco-italiano per dare il via libera alla nuova società Telt e per l'accordo addizionale che consentirà di dare il via ai lavori, in attesa di depositare il dossier per ottenere il cofinanziamento europeo del 40 per cento.
su Luna Nuova di martedì 24 febbraio 2015
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