PROTESTA
11 Giugno 2015 - 21:46
Scuole in agitazione, ma senza picchetti o striscioni. La protesta contro la riforma della scuola, voluta dal governo Renzi e trasformata in un Ddl per ora passato solo alla Camera, ha infatti scelto una forma meno palese, non da piazza o da barricata, ma che le varie sigle sindacali sperano altrettanto efficiente, se non di più: il blocco degli scrutini. Molte le bocche cucite, molti i “si vedrà” sia da parte degli insegnanti, sia dei dirigenti. Solo alcune scuole hanno deciso di palesare in anticipo la loro presa di posizione. Tra questi brillano per tempestività l’istituto Natta di Rivoli, il cui rappresentante Giovanni La Coppola si diceva certo delle adesioni fin dalla proclamazione del blocco, il liceo Vito Scafidi di Sangano, sede staccata del liceo Darwin di Rivoli, che ha aderito allo sciopero contro il Ddl sulla scuola bloccando tutti gli scrutini delle classi non terminali (11 su 11), e il Des Ambrois di Oulx, che ha addirittura steso una sorta di “manifesto” per chiarire la posizione degli insegnanti.
su Luna Nuova di venerdì 12 giugno 2015
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