8 DICEMBRE
08 Dicembre 2015 - 11:43
ore 14,15
Dice il deputato del Movimento Cinque Stelle Alessandro Di Battista: «Una grande manifestazione. Se siamo qui è perché ci crediamo ancora più di prima. E siamo coscienti più siamo e meno possiblità ci sono che l'opera venga realizzata. Più ci fanno credere che la Tav si farà, meno la faranno».
Nilo Durbiano, sindaco di Venaus: «Da oltre trent'anni la nostra valle è invasa dai cantieri, tra autostrade, elettrodotti e ora la Tav. Abbiamo imparato a conviverci. Noi non siamo contro tutto, tantomeno contro il progresso. Ma siamo contro le speculazioni: e la Tav lo è».
ore 14
Marcia conclusa senza incidenti, anche grazie al servizo d'ordine dei No Tav. Fianco a fianco hanno sfilato gruppi cattolici e di anarchici, persone di tutti i ceti sociali. Ora la maggioranza dei partecipanti si è sparsa attorno al presidio di Venaus, diventato luogo di aggregazione ed eventi culturali. La manifestazione si sta trasformando in festa: pranzo al sacco e, tra poco, due concerti.
ore 12,15
Mentre la testa del corteo si avvicina al bivio Passeggeri, poco fuori Susa, stanno transitando gli ultimi nei pressi dell'Hotel Napoleon che ospita le forze dell'ordine. Nessuna tensione di fronte all'albergo. Intanto Lele Rizzo di Askatasuna: «Un successo. Siamo in 20mila, e non esagero».
ore 11,30
Il corteo è partito alle 11 dal piazzale del cimitero. In testa gli amministratori della valle di Susa, cui si aggiungono quelli della prima cintura di Torino. C'è anche uno striscione portato da alcuni bambini. Le prime stime parlano di quasi 20mila persone in cammino. Tra gli altri, il deputato Alessandro Di Battista del Movimento 5Stelle. Susa è già invasa dai manifestanti. Molte persone hanno atteso il corteo in città per unirsi al cordone che vuole ricordare i fatti dell'8 dicembre 2005.
tutto su Luna Nuova di venerdì 11 dicembre 2015
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