CULTURA
21 Dicembre 2018 - 11:45
Il cigolio del portone che si apre è la sveglia quotidiana della piazza. Cinque minuti prima delle otto, cinque minuti prima delle campane della chiesa all’angolo. A quell’ora le altre botteghe sono ancora chiuse. Tranne il bar di Pietro e la panetteria di Carmine. Chi abita in Piazza della Pace ormai ci ha fatto l’abitudine. Al cigolio e al profumo di pane appena sfornato. Tobia apre il portone del suo magazzino e fa sapere al mondo che anche oggi avrà qualcosa da fare. Oggi poi è sabato, giorno di mercato, ci sono più turisti. Sbadiglia e si trascina fino al bar. Pietro lo ha visto arrivare e gli ha lasciato il caffè pronto sul bancone. Faceva lo stesso con il nonno di Tobia, che al mattino attraversava la piazza con la stessa aria insonnolita. Lo ricordano tutti, il nonno, nella via. Fiero del suo lavoro e orgoglioso delle foto in bianco e nero dei partigiani che lui conosceva uno ad uno. Tobia è cresciuto con suo nonno. Poi se n’è andato in giro a vedere il mondo. Poi è tornato...
su Luna Nuova di venerdì 21 dicembre 2018
Le illustrazioni sono realizzate da Sara Tuzza e Stefania Saitta, allieve del Corso Operatore Grafico Multimedia - Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus - Sede di Avigliana
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