TORINO-LIONE
27 Luglio 2020 - 22:48
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Il presidio No Tav dei Mulini di Clarea resiste ed è sempre là, al proprio posto. Non potrebbe essere altrimenti, visto che gli attivisti stanno occupando terreni e baite diroccate concesse in comodato d’uso dai proprietari al movimento No Tav: le forze dell’ordine, quindi, non avrebbero alcun titolo per uno sgombero e infatti non è ciò che hanno tentato di fare venerdì 24 luglio, quando sono intervenute con le ruspe per rimuovere dal sentiero che da Giaglione porta in Clarea le barricate fatte di assi, tronchi e altro materiale grezzo. Il motivo dell’azione, almeno sulla carta, sta nella necessità di garantire il regolare transito lungo il sentiero, ma è chiaro che dai presidianti è stata vissuta come una provocazione. «A metà mattinata, per provare a tirare...
su Luna Nuova di martedì 28 luglio 2020
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