CORONAVIRUS
10 Aprile 2020 - 00:46
di MARCO GIAVELLI
Da ieri, sul sito Internet della Regione Piemonte, è possibile visualizzare la mappa del contagio da Coronavirus comune per comune, con il numero di casi positivi, l’incidenza del contagio in rapporto ai residenti e la curva epidemiologica. Lo annuncia l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, ringraziando i tecnici del Csi, di stanza all’Unità di crisi, che hanno messo a punto l’applicativo: la mappa con i relativi dati è aperta alla libera consultazione di tutti i cittadini all’indirizzo https://www.regione.piemonte.it/web/covid-19-mappa-dei-contagi-piemonte.
«Fin dall’inizio - spiega Icardi - abbiamo prestato la massima attenzione alla registrazione e alla documentazione dei dati dell’epidemia. Il punto di partenza è stata la realizzazione della piattaforma informatica Covid Piemonte, per condividere in tempo reale con prefetti, sindaci, operatori sanitari, forze dell’ordine e medici di base le informazioni su analisi dei tamponi, presa in carico dei pazienti, dimissioni, trasferimenti, acquisizioni straordinarie di personale, servizi e presidi medici, gestione delle quarantene. Il tutto nella massima sicurezza, accedendo con credenziali riservate. Grazie a questa tecnologia, siamo ora in grado di offrire anche ai cittadini una dettagliata rappresentazione dell’andamento dell’epidemia sul territorio, così che ognuno possa rendersi bene conto delle proporzioni del contagio».
C’è però una postilla: la mappa della Regione rende noto solamente il numero assoluto di casi positivi sin qui riscontrati in ogni comune, comprese dunque le persone guarite e decedute, mentre non fornisce il dato dei pazienti Covid attualmente positivi. Difficile, quindi, tracciare un quadro sulla reale evoluzione del contagio nei vari territori, se non attraverso alcuni dati più puntuali a nostra disposizione. Stando ai numeri ufficiali diffusi ieri dalla Regione, tra valli e cintura sud-ovest di Torino il totale dei casi positivi finora riscontrati è pari a 1176, di cui 605 nella cintura ovest, 285 in cintura sud, 227 in valle di Susa e 59 in val Sangone.
Vediamo i singoli dati comune per comune. Cintura ovest: Rivoli 180 (138 attualmente positivi e 43 deceduti secondo i dati forniti mercoledì dal sindaco Tragaioli), Collegno 169, Grugliasco 126, Alpignano 57, Pianezza 43, Buttigliera 13, Rosta 11, Villarbasse 6. Cintura sud: Orbassano 86, Beinasco 66, Piossasco 50, Rivalta 43, Bruino 20, Volvera 20. Valle di Susa: in alta valle, Sauze d’Oulx 11, Oulx 9, Bardonecchia 7, Chiomonte 4, Meana 3, Salbertrand 2, Gravere 2, Sestriere 1, Giaglione 1, sin qui “immuni” Cesana, Sauze di Cesana, Claviere, Exilles e Moncenisio; in bassa valle, Susa 35, Condove 30, Avigliana 27, Borgone 13, Almese 13, Sant’Antonino 9, Villarfocchiardo 8, Sant’Ambrogio 8, Villardora 7, Bussoleno 6, Vaie 6, Chianocco 4, Caprie 4, Caselette 4, Chiusa San Michele 3, Rubiana 3, Bruzolo 2, San Didero 2, Venaus 1, Novalesa 1, Mompantero 1, al momento ancora privi di contagi Mattie e San Giorio. Val Sangone: Giaveno 26, Trana 15, Coazze 6, Reano 6, Sangano 6, Valgioie ferma a zero casi positivi.
Complicato fare un raffronto puntuale con i dati a nostra disposizione fino alla scorsa settimana e con alcuni raccolti ieri, che non sempre coincidono perfettamente con il nuovo dato regionale. A livello generale la sensazione è che l’incremento di casi positivi sia abbastanza diffuso e proporzionale sia nelle valli sia in cintura, fatta eccezione per qualche picco isolato, a fronte di un inevitabile aumento del numero dei decessi così come delle persone guarite o in via di guarigione. Singolare il caso di Rivoli, dove le persone attualmente positive sono addirittura diminuite di due unità rispetto alla scorsa settimana. Tra i comuni più colpiti nelle valli anche Susa, che a ieri contava 24 positivi e 5 decessi, presenta una situazione abbastanza stabile rispetto a una settimana fa, così come Giaveno (21 positivi, 2 guariti e 2 deceduti), dove la situazione appare più stazionaria dopo la preoccupante impennata di sette giorni fa: Borgone, altro comune sin qui sotto tiro (9 positivi, 1 guarito, 3 decessi), non ha fatto registrare nuovi casi, idem per Sauze d’Oulx.
Non altrettanto si può dire di Avigliana (26 positivi, 1 guarito, 3 deceduti), Oulx (da 2 a 9 casi in una settimana), Trana (da 7 a 15 casi) e soprattutto di Condove, che segna la crescita più rilevante: 21 positivi, 5 decessi e 2 in via di guarigione, secondo i dati diffusi ieri dal Comune. Ma c’è un perché: «Questi aumenti - osserva il sindaco Jacopo Suppo - sono riferibili al fatto che finalmente gli ospiti e i dipendenti della casa di riposo Perodo Bauchiero sono stati oggetto di tampone. Un’azione che la Regione Piemonte sta realizzando in tutte le Rsa piemontesi, che per fortuna ha visto la nostra struttura tra le prime ad essere coinvolte e che consente alla direzione e agli operatori di lavorare con maggiori informazioni disponibili. Posso dire che il lavoro di sollecitazione e di coinvolgimento delle autorità competenti, portato avanti dalla direzione della struttura e dall’amministrazione comunale, ha dato i suoi frutti». Crescite sì, ma contenute, anche ad Almese (9 positivi, 3 guariti, 2 deceduti), Sant’Antonino (6 positivi e 2 in via di guarigione), Sant’Ambrogio (4 positivi, 2 in via di guarigione e 4 deceduti) e Vaie (5 positivi e 1 decesso). In cintura sud gli aumenti più rilevanti si registrano a Orbassano e Beinasco, più lievi a Piossasco e Volvera, situazione più stazionaria a Rivalta.
Tutto questo mentre in Piemonte la curva dei contagi, raggiunto il picco, sembra aver finalmente iniziato a flettere verso il basso. «Non esiste un caso Piemonte - commenta Icardi in una nota - Per numero di decessi la nostra regione è sotto la media nazionale: siamo a 3,3 ogni 10mila abitanti, cifra inferiore a quella di Liguria, Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Trentino, e Umbria. I dati che ho visto non corrispondono al vero. Per questo sono un po’ amareggiato, perché prendere dei dati e fare conclusioni “da bar” rischia di fare danni e dare un’immagine della Regione che non è corretta. Va anche tenuto conto lo svolgimento diverso dell’epidemia: ad esempio abbiamo caratteristiche diverse dal Veneto, in quanto il Piemonte possiede un aggregato urbano di maggiore dimensione come Torino e molti anziani in più».
su Luna Nuova di venerdì 10 aprile 2020
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