CULTURA
11 Giugno 2020 - 22:35
Ottantadue giorni di silenzio assoluto tra gli scaffali e i titoli. È vero che in una biblioteca il silenzio è importante, ma quell’assenza totale ha davvero reso irreale l’ambiente della biblioteca di Rivoli, uno dei colossi della provincia di Torino, rimasta chiusa dal 13 marzo al 3 giugno. Due mesi e mezzo, ai confini dell’abbandono, che stanno lasciando il posto a una riapertura graduale. Per ora si può portare e prendere libri, ma solo su prenotazione. Non si può ancora accedere ai locali, che a Rivoli ospitano di solito ragazzi che studiano, bambini che imparano, appassionati di storia che fanno ricerche e tanti innamorati della lettura, dal romanzo al giornale. La sala degli studenti ora è la “sala della quarantena”, dove vengono ricoverati i libri che...
su Luna Nuova di venerdì 12 giugno 2020
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