FASE 3
18 Giugno 2020 - 22:27
Cristina Gontero e Alessandro Odiardo, del De Gustibus di Bar Cenisio
Le marmotte che sculettano goffamente sull’asfalto, incuranti delle auto, sono il segno più evidente del risveglio tardivo del colle del Moncenisio. Come il lupo sorpreso a girovagare per le vie di Venaus o il camoscio che ha trovato casa alle curve del Belvedere di Susa, a due passi dal centro storico della città di Adelaide. La natura ci mette un attimo a ri-impossessarsi di quello che, in fondo, è suo. Ma anche l’uomo non scherza. Soprattutto quando si tratta del Moncenisio. Un lembo di valle di Susa amministrato dalla Francia. Come tante testate vallive figlie del duro trattato di pace di 75 anni fa, dalla valle Roya alla più vicina Valle Stretta. Ma il Moncenisio è qualche cosa in più. È sufficiente pensare alla piccola coda di auto che lunedì a metà mattinata si era formata all’inizio della piana di S.Nicolao...
su Luna Nuova di venerdì 19 giugno 2020
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