Grugliasco, la droga si pagava con le criptovalute
CRIMINALITA'
PROTESTA
22 Giugno 2020 - 22:40
Un presidiante sul tetto di una vecchia baita ai Mulini di Clarea (foto Diego Fulcheri)
Se ne parla da oltre un anno, e ora il momento è arrivato. È iniziata nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 giugno la prima fase delle operazioni di allargamento del cantiere Tav di Chiomonte, per consentire l’avvio dei lavori connessi alla realizzazione del tunnel di base. Di notte, anche stavolta, come ai tempi di Venaus 2005, delle trivelle dell’inverno 2010 e della Libera repubblica della Maddalena, nell’estate 2011. I No Tav avevano fiutato l’aria: nei giorni precedenti gli attivisti avevano notato strani movimenti dei mezzi da lavoro all’interno del perimetro del cantiere, che lasciavano pensare ad una ripresa ormai imminente. Ecco perché sabato 20 il coordinamento dei comitati No Tav, riunito al presidio di Venaus, ha deciso di accelerare i tempi per l’installazione di un nuovo presidio permanente ai Mulini di Clarea, caratteristica borgata lungo il sentiero che arriva da Giaglione...
su Luna Nuova di martedì 23 giugno 2020
AGGIORNAMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova