Dalle arpe a Morgan: lo spettacolo in quota tra musica, gite e circo
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29 Ottobre 2020 - 23:41
Il virus è tornato e sullo sport sta calando il buio, una notte che stavolta rischia di mietere atleti, società e indotto. Il 2020 ce lo siamo giocato: fermato sul più bello in primavera, di nuovo a terra dopo il decollo estivo. Molti sportivi stanno perdendo un anno di agonismo, di apprendimento e sviluppo. Una situazione che potrebbe ripercuotersi sull’entusiasmo dei giovani che praticano sport, con il rischio di perderne per strada parecchi. «Spero di sbagliarmi, ma mi sembra che stia maturando un concetto di sport in modalità ‘vado quando voglio’, senza un legame forte con i colori della squadra e con il gruppo di compagni. Noi allenatori negli ultimi anni abbiamo faticato a tenere insieme i gruppi, salvandoli dalle distrazioni». Chi parla è Daniele Giovale, che in una sola persona incarna i tre lati della crisi dello sport: è allenatore di volley (Isil Almese, Serie C femminile), gestore di un palasport (Sant’Antonino) e rivenditore di materiale da gioco...
su Luna Nuova di venerdì 30 ottobre 2020
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