ANIMALI
03 Gennaio 2021 - 20:06
di CLAUDIO ROVERE
In molti l’hanno già ribattezzato il miracolo d Capodanno. È la storia del ritorno a casa, dopo oltre cinque mesi, del gatto “Miciotto”. Ad accoglierlo, emozionati, i suoi padroni Adele Bernardi e Maurizio Poletto, coppia che vive da tempo in frazione S.Giuseppe alle Ramats di Chiomonte. “Miciotto”, un tigrato grigio di circa sette anni, ereditato dalla coppia dopo la scomparsa della sua prima proprietaria, una loro vicina di casa alle Ramats, era fuggito, comprensibilmente terrorizzato, subito dopo l’incidente automobilistico di cui era stato vittima Maurizio Poletto lo scorso 18 luglio.
«Arrivavo proprio da prendere Miciotto dal veterinario e stavo risalendo sulla statale 24», ricorda Maurizio, salvo per miracolo nel terribile impatto e ancora oggi alle prese con i postumi di quel frontale con un’auto proveniente nel senso opposto, che aveva invaso la sua corsia di marcia, che gli costò anche quasi tre settimane di ospedale e un intervento d’urgenza per riparare ai danni dello scontro sul suo intestino. Nell’impatto la porta del trasportino si era aperta e “Miciotto” era fuggito nei vicini boschi fra Chiomonte ed Exilles.
Adele ed altri volontari lo avevano inutilmente cercato per giorni, poi avevano anche affisso dei volantini in Chiomonte e nei paesi vicini, ma senza alcun risultato. “Miciotto” era scomparso nel nulla. Estate, autunno, inverno. Le speranze di rivederlo erano ormai svanite quando, la vigilia di Capodanno, arriva una telefonata dal centro di Chiomonte. È una signora che si è ritrovata un micio mai visto prima in cortile, alla ricerca di cibo, e si è ricordata di quel volantino che aveva visto mesi prima in piazza.
Sarà lui o non sarà lui?. Nel dubbio, tanto vale tentare. Così dopo qualche ricerca riesce a risalire al cellulare di Adele e la chiama. «Già dalla foto era sicura che fosse Miciotto - confessa la donna - ma quando l’ho visto di persona ne ho avuto conferma, e anche lui mi ha subito riconosciuta, è stata una grande emozione, adesso non si stacca più da me». Adesso, dalla notte di Capodanno, “Miciotto” è ritornato alla sua Ramats. Probabilmente, visto il suo fisico ossuto, ha vissuto nei boschi per tutto questo tempo e forse soltanto ora, con il freddo e la neve, è tornato ad avvicinarsi alle abitazioni alla ricerca di cibo. Ritrovando i suoi umani e la sua casa. I miracoli, anche in tempo di pandemia, possono verificarsi. E se lo fanno a Capodanno hanno un non so che di magico.
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