REVISIONE COLLEGI
04 Febbraio 2021 - 22:43
Se si andasse a votare “domani” (eventualità non da escludere, per quanto a oggi remota dopo le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l’incarico a Mario Draghi), gli effetti del taglio dei parlamentari sulla rappresentatività dei territori rurali e montani sarebbero subito evidenti, in assenza di una nuova legge elettorale (promessa fin qui solo a parole) che provi a ricalibrare il peso dei territori. Era uno degli argomenti del fronte del “no” al referendum costituzionale del settembre scorso, che ha approvato la riduzione da 915 a 600 tra senatori e deputati, e ora che i collegi sono stati ridisegnati a servizio della legge elettorale vigente, ovvero il cosiddetto Rosatellum, l’Uncem non esita a definire gravi i riflessi sulla...
Quella dell’Uncem (rappresentante “di categoria” di comuni ed enti montani) per un maggior peso specifico delle realtà periferiche nelle istituzioni è una battaglia storica che, con il taglio dei parlamentari e la ridefinizione dei collegi elettorali, trova ora nuova linfa. «Uncem sottopone da almeno due decenni ai legislatori nazionali e regionali questa necessità di garantire adeguata e certa rappresentanza anche ai territori interni, montani, rurali, quelli a minor densità di popolazione che hanno da sempre avuto meno voti e dunque capacità di eleggere propri parlamentari visti i numeri ridotti di abitanti, quindi di elettori - sottolinea il presidente nazionale Marco Bussone - Nei sistemi con preferenza prevalgono le grandi concentrazioni urbane. Un...
su Luna Nuova di venerdì 5 febbraio 2021
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