LUTTO
15 Febbraio 2021 - 22:48
di GIORGIO JANNON
È mancata all’affetto dei suoi cari e della comunità Iselda Perotto, vedova Sottemano. Aveva 79 anni e tutta Condove la ricorda per la persona gentile che era e per la storica agenzia di onoranze funebri presente in paese, che ancora gestiva. L’ha riportata alla casa del Signore un problema respiratorio irreversibile che i medici dell’ospedale di Rivoli hanno certificato come la conseguenza del Coronavirus. La sua degenza ospedaliera è durata pochi giorni, in un reparto normale accanto al pronto soccorso. I familiari hanno potuto visitarla e non hanno riscontrato problemi con i test successivi. Il giorno del suo funerale, in una chiesa piena nei suoi posti disponibili, distanziati per le norme dettate dall’emergenza sanitaria, il parroco don Claudio Jovine ha ricordato la sua persona: «La sua scomparsa ci lascia sgomenti e increduli - ha detto dal pulito - Era conosciuta da tutti e non soltanto in Condove. È entrata in moltissime case condividendo il momento del dolore con delicatezza e rispetto. Aveva un tocco di umanità in più che la distingueva».
Poco più di un mese fa Iselda si trovava nell’ufficio del parroco e si era fermata a lungo, parlando della sua vita, delle sue figlie, rimaste senza il padre quando erano ancora piccole. Il suo primo marito, Riccardo, aveva 35 anni soltanto quando la malattia l’aveva stroncato. Erano i primi anni ‘70. Riccardo veniva da Borgone e aveva lavorato alla Moncenisio. Ancora molti in paese lo ricordano per il suo carattere solare, sempre allegro, e la sua bella presenza che lo faceva assomigliare a un attore. Iselda aveva 33 anni. Insieme avevano aperto in paese, da appena un anno, le Onoranze funebri. Era lei stessa a ricordare come avesse dovuto imparare ogni cosa, dopo aver lasciato il bel lavoro come ragioniera in Comune: un impiego che aveva ricevuto durante l’amministrazione che aveva continuato, nel 1961, il lavoro del sindaco Carlo Viansone. Per un po’ di tempo Riccardo aveva gestito l’autonoleggio in paese, facendo anche il servizio di trasporto degli alunni su e giù per la montagna.
Nel 1982 Iselda si era risposata con Gigi Stievano, un abile meccanico che l’ha aiutata a portare avanti il lavoro delle onoranze funebri in questi ultimi 40 anni e che è stato un padre per Susy ed Enrica. Ancora il mercoledì della settimana scorsa, Iselda era andata al mercato, com’era solita fare. Faceva già molto freddo. Negli ultimi giorni aveva presenziato ad altre due cerimonie di esequie nelle stesse condizioni climatiche. In chiesa il suo ultimo giaciglio era ricoperto di fiori rosa e bianchi. Un rappresentante della Fidas ha letto la preghiera del donatore, in ricordo dei suoi 30 anni passati all’interno dell’associazione. Il maestro Gioacchino Scomegna ha accompagnato alla tastiera il canto della soprano condovese Maddalena Rocca che, al termine del rito, ha toccato il cuore di tutti i presenti interpretando l’Ave Maria di Schubert. A portarla a spalle fino all’auto e poi al cimitero sono stati gli stessi dipendenti che avevano scelto di lavorare con lei e suo marito in tutti questi anni.
su Luna Nuova di martedì 16 febbraio 2021
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