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EMERGENZA
05 Marzo 2021 - 19:32
Con il Piemonte in "arancione scuro", le valli di Susa e Sangone (tranne Sestriere) più Buttigliera, Alpignano e Pianezza proseguono la scuola in presenza dall'infanzia alla prima media, mentre in cintura ovest e sud tutte le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse a partire da lunedì 8 marzo. È quanto ha stabilito nel pomeriggio la Regione Piemonte, per contrastare il forte aumento dei contagi sull'intero territorio piemontese. Sono due le fasce di intervento previste, calibrate sulla base dei distretti sanitari: come detto, le misure più restrittive riguardano anche infanzia e primaria, dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta. Vietato inoltre in tutto il Piemonte l’utilizzo delle aree gioco e sport in parchi e giardini pubblici. Tutte le misure saranno valide fino a sabato 20 marzo incluso. Vediamole nel dettaglio.
FASCIA DI RISCHIO 1
Ne fanno parte i distretti Asl To3 Centro-Collegno (Collegno, Grugliasco, Rivoli, Rosta, Villarbasse), Sud-Orbassano (Beinasco, Bruino, Orbassano, Piossasco, Rivalta, Volvera) e Pinerolese-Pinerolo (in cui è incluso anche Sestriere, pur avendo appena 3 persone attualmente positive). In tutti questi comuni è sospesa l’attività didattica in presenza, con attivazione della didattica a distanza al 100 per cento, nelle scuole di ogni ordine e grado (ad eccezione di nidi e micronidi, dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori). La misura si rende necessaria alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente.
FASCIA DI RISCHIO 2
Ne fanno parte i distretti Asl To3 Nord-Venaria (tra cui Alpignano e Pianezza) e Val Susa-Susa (42 comuni di valle di Susa e val Sangone, escluso Sestriere, più Buttigliera). Alla luce della situazione di eccezionale peggioramento dimostrata dai numeri dei contagi in forte crescita e da una capillare presenza della variante inglese (che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione), a partire da lunedì 8 marzo l’attività didattica proseguirà in presenza per nidi, micronidi, infanzia, primaria e prima media, mentre dalla seconda media in su, incluse scuole superiori e atenei universitari, le lezioni si svolgeranno in dad al 100 per cento (sempre ad eccezione dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori).
Al fine di limitare la possibilità di occasioni di assembramento, a partire da domani sabato 6 marzo, in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità). Inoltre l’accesso alle attività commerciali sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani). Viene raccomandata fortemente per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio rispetto all’asporto.
«Avendo come obiettivo, da sempre, scuole aperte e studenti in presenza garantendo la salute di tutti - spiega l’assessora regionale all’istruzione Elena Chiorino - oggi confermiamo la presenza per i piccoli della fascia 0-3 su tutto il territorio piemontese. Si conferma, inoltre, scuola in presenza per gli studenti disabili, i ragazzi con bisogni educativi speciali e laboratori che non possono essere svolti in Dad. Proprio perché sappiamo quanto sia difficile per le famiglie questo momento, abbiamo lavorato chirurgicamente sui territori per mantenere aperto il più possibile ove possibile sulla base del nuovo Dpcm che impone regole più stringenti e vincolanti. Alla luce dei dati odierni, emersi dalle rilevazioni sui 38 distretti sanitari del Piemonte, si è deciso di applicare misure più restrittive estendendo la Dad anche per le scuole elementari, dove l’incidenza dei contagi ha superato la soglia di allerta (250 casi ogni 100mila abitanti definita dal governo nel Dpcm) associando il dato di allerta dove la media dell’ultima settimana è risultata almeno doppia rispetto alle tre settimane precedenti segnalata dagli epidemiologi della nostra Unità di crisi. Proprio perché le nostre scuole, dal personale tutto agli studenti, stanno collaborando bene ed i dati che ci provengono dal progetto "Scuola Sicura" ne sono una prova tangibile, continueremo a lavorare assiduamente per garantire l’attività educativa e didattica, non solo perché i nostri bambini e ragazzi ne hanno diritto, ma anche e soprattutto, perché ne hanno bisogno. Quel che è certo e su cui mi permetto di rinnovare l’invito, è di essere tutti ancora più responsabili e attenti, non solo a scuola, ma anche fuori dalle mura scolastiche poiché la scuola è non solo una, ma “la” priorità assoluta».
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