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APPUNTAMENTI CULTURALI
COVID-19
29 Luglio 2021 - 22:47
di STEFANO TONIOLO
230mila euro per ripartire. Questa la cifra del “Piano Marshall” del Comune di Almese per fronteggiare la crisi economica e sociale portata dalla pandemia di Covid-19. «Abbiamo avuto l ‘esempio di altri comuni che hanno avviato delle misure di sostegno per questo periodo sia per le famiglie sia per le piccole imprese. Noi ci possiamo occupare di questa tipologia di cittadini. Avendo ponderato tutte le possibilità date dal governo sull’utilizzo dei fondi, che non era del tutto chiaro - ha dichiarato la sindaca Ombretta Bertolo in conferenza stampa - Ci siamo presi del tempo in più, che nel nostro caso è servito per fare un ragionamento per fare un piano più completo e non misure spot, ma un vero “Piano Marshall”». Il Pcrr (Piano comunale di ripresa e resilienza) è composto da diversi capitoli, che vanno incontro a esigenze diverse.
27mila euro circa sono stati stanziati per aiuti alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e utenze domestiche, compresa la bolletta Tari. Su questo fronte il bando su base Isee partirà poi a settembre. «Per i buoni alimentari il Comune ha distribuito alle famiglie già 65mila euro in parte in distribuzione con il Conisa, mentre una parte è stata utilizzata nei piani di collaborazione, per cui si dava alle famiglie un buono alimentare in cambio di una prestazione volontaria come ritorno - aggiunge la sindaca - La difficoltà in questi momenti è anche di non avere niente da fare e di non avere il lavoro, di trovarsi in una situazione di solitudine e in questo un’attività del Comune può dare una speranza». Sui capitoli minori 15mila 200 euro serviranno per la riduzione del costo del servizio dei centri estivi. Sempre su base Isee, su una fascia compresa tra 0 e 16mila euro.
Analizzando il grosso degli stanziamenti, il Comune ha deciso anche di stanziare dei fondi per le detrazioni delle utenze Tari non domestiche. La richiesta al momento è aperta fino al 31 agosto. La cifra è di 41mila euro circa e prevede uno sconto del 50 per cento per chi ha chiuso l’attività per più di tre mesi, sconto del 30 per cento a chi ha chiuso per meno di tre mesi o ha avuto limitazioni. Per le famiglie invece ci saranno poco più di 73mila euro finalizzati alla detrazione per utenze Tari domestiche, su base Isee. La richiesta al momento è aperta e la scadenza per la presentazione domande sarà il 31 agosto. Lo sgravio sarà del 50 per cento per gli Isee fino a 8mila 265 euro, del 25 per cento da 8mila 265 a 12mila euro e del 15 per cento infine per Isee da 12mila a 16 mila euro.
Arriveranno aiuti anche per i commercianti e le piccole imprese. «Innanzitutto ci sono 1000 euro a testa - ha spiegato la prima cittadina durante la conferenza stampa - Noi daremo mille più 500 euro a coloro la cui sede è in affitto e non in proprietà. Poi abbiamo pensato di ristorare 200 euro per spese di adeguamento alle normative Covid-19. In questo rientrano le sanificazioni, i plexiglass o i materiali di sanificazione dei locali. Tante cose non sappiamo quanto copriranno e quanto verranno richieste».
Se avanzeranno dei soldi, probabilmente il Comune li utilizzerà per le famiglie. «Purtroppo non è facile muoversi con questi soldi e alle volte non è chiaro per cosa si possono utilizzare - ha precisato - Quello su cui siamo stati ferrei è che abbiamo pensato che non fosse legittimo rientrare dei debiti per i cittadini che non hanno pagato le tasse. Nel bando ci sarà la richiesta di regolarità contributiva al dicembre 2019, perché se uno ha avuto dei problemi li ha avuti nel 2020, però prima non c’era un motivo». In ogni caso verranno accettate anche le domande di chi abbia regolarizzato la posizione entro i termini della scadenza.
Su questo fronte la cifra di aiuto ammonta in totale a 80mila euro. Le novità riguardo ai criteri però non si fermano alla regolarità contributiva. Infatti, a differenza di altre realtà, i ristori verranno concessi non in base al fatturato, ma in base all’utile, in modo da scremare e aiutare chi ha patito davvero la crisi. Per fare un esempio chiarificatore si vuole evitare di dare ristori a chi magari ha avuto un calo di fatturato, ma al contempo ha avuto anche un calo delle spese.
Tra le categorie aiutate ci sarà anche quella dei lavoratori dello spettacolo e dello sport, seppur con criteri leggermente differenti: «Stiamo cercando di aiutare chi non ha mai avuto ristori: operatori dello spettacolo e dello sport - ha detto la Bertolo - Ci siamo vicini, ma dobbiamo mettere altri parametri. Si parla sempre di un calo del 25 per cento sulle entrate (anziché sull’utile ndr), perché alla fine solo quello è un parametro su cui si può agire, in modo da dare ristoro a chi si occupa di cultura nel paese, che ha avuto una mazzata, ma non ha avuto mai ristori».
su Luna Nuova di venerdì 30 luglio 2021
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