SANITÀ
15 Febbraio 2022 - 00:16
Una delle sale parto del vecchio reparto di ostetricia dell’ospedale di Susa, dove da qualche anno è attivo il Day Surgery materno-infantile
Ha fatto discutere, nelle scorse settimane, il caso dell’ospedale di Ciriè, dove a causa della mancanza di ginecologi non obiettori di coscienza il servizio di “Interruzione volontaria di gravidanza” (Ivg) era stato di fatto sospeso, e dove soltanto a fronte di forti proteste politiche a livello regionale e locale è stato nei giorni scorsi ripristinato, prevedendo la presenza di medici non obiettori in grado di garantire il servizio. Una vicenda che, a cascata, ha fatto suonare un campanello d’allarme anche in altri territori, compreso quello dell’Asl To3: a riaccendere i riflettori sulla questione Ivg è Tullio Monti, studioso della cultura laica ed attivista per la laicità ed i diritti civili, già presidente della “Consulta torinese per la laicità delle istituzioni” dal 2005 al 2015, che nel suo...
Dall’Asl To3 arrivano rassicurazioni in merito al funzionamento del servizio di Ivg sull’intero territorio di competenza. Con due elementi di fondo: da un lato l’assenza di qualsivoglia “clima antiabortista” all’interno dell’Azienda sanitaria, dall’altro il fatto che mai una donna che si rivolga a uno dei tre ospedali per una Ivg si trovi davanti ad un “muro”. Il principio di base è che la donna viene sempre accolta e poi destinata alla sede più appropriata, in base ad alcune specificità territoriali che l’Asl To3 spiega così: «Per motivi organizzativi, già dal 2018 le Ivg si effettuano in particolare a Pinerolo e a Susa, esclusivamente per una questione di ottimizzazione dei percorsi, dal momento che nei due ospedali sono presenti il Day Hospital e Day Surgery...
su Luna Nuova di martedì 15 febbraio 2022
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