MOTORI
17 Gennaio 2021 - 14:33
Splendida Dakar per il pilota giavenese Cesare Zacchetti, che ha chiuso la competizione al 38° posto tra le moto risultando il migliore degli italiani. Una bella soddisfazione per questo ostinato interprete delle gare estreme, 51 anni, la cui tenacia è stata premiata da un piazzamento che rimarrà negli annali nella categoria Original by Motul, ovvero quella dei piloti che non hanno assistenza tecnica e che dunque, al termine di ogni tappa, invece di andare a dormire si mettono a riparare la moto e a darle i giusti assetti per l'indomani.
La Dakar 2021 si è svolta in Arabia Saudita: 7mila km nel deserto con partenza e arrivo a Jeddah. In tutto 12 tappe, con oltre 5mila km di prove speciali. Zacchetti, su Ktm, era alla terza partecipazione a una Dakar. Nel 2015 gli era andata a fuoco la moto, l’anno scorso se l'era cavata con il 73° posto.
Quest'anno Zacchetti ha sperimentato in prima persona la cosiddetta ‘realtà aumentata’. Ha infatti sperimentato una app realizzata in collaborazione con lo sponsor TabUi e con la quale il pilota, tramite un visore, ha dato la possibilità al suo pubblico e ai suoi amici di vedere la gara in diretta, vivendola praticamente in prima persona e guardando strade, rocce e dune dalla prospettiva del pilota nei 13 giorni di gare.
Zacchetti è caduto un paio di volte. La prima durante un trasferimento in autostrada dopo essere scivolato su una macchia di gasolio lasciata da un camion, la seconda nel corso della sesta tappa, quando è caduto e ha perso conoscenza fino all'arrivo dei soccorsi (elicottero). Una volta ripresosi, ha deciso di continuare, sfruttando il giorno di riposo. Anche questa edizione della Dakar è stata funestata dalla morte di un pilota: nell'ultima tappa è morto il motociclista francese Pierre Cherpin, deceduto durante il trasferimento in aereo in Francia a seguite delle gravi ferite riportate dopo una caduta.
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