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20 Ottobre 2011 - 19:08
UTOYA (Norvegia) - Salgono a 84 i morti confermati sull'isola di Utoya dove ieri un uomo ha aperto il fuoco durante un campo estivo del Partito laburista norvegese. Lo rendono noto fonti della polizia.
Il giorno seguente la ragazza ha raccontato quanto le era accaduto a sua madre, che si è rivolta ai carabinieri. Intanto uno dei violentatori si era scusato con la giovane su Facebook e con alcuni sms inviati sul cellulare della ragazza. I militari hanno individuato i tre giovani e hanno avviato accertamenti, tramite intercettazioni telefoniche, acquisizione di tabulati telefonici, pedinamenti, perquisizioni nelle abitazioni che hanno consentito di verificare la veridicità del racconto fornito dalla vittima e di raccogliere un consistente numero di prove. I due autori degli abusi sono stati arrestati. Il terzo complice, amico dei due arrestati, è indagato a piede libero; la sua posizione è tuttora al vaglio del magistrato.
"L'isola del massacro è un paradiso d'infanzia trasformato in un inferno".Ha detto in conferenza stampa il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg, sulla sparatoria nel campo estivo del Partito laburista. Il premier ha spiegato ai giornalisti di aver passato molte estati sull'isola di Utoya, definendola appunto "il mio paradiso d'infanzia". Stoltenberg ha aggiunto che è troppo presto per commentare i motivi dietro all'attacco.
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