Alta valle: aveva problemi al fegato, ora è fuori pericolo
12 Gennaio 2012 - 21:03
Sono gli occhi a parlare. Occhi che scrutano nel profondo. Gli occhi di una bambina altovalsusina che grazie a un trapianto di fegato, a soli sette mesi, ha ricominciato a vivere. La sua storia inizia con una gravidanza normale e una vita appena cominciata che sembrava quella di tanti altri. Poi, a due mesi, in occasione di un controllo periodico dalla pediatra, comincia l’incubo. «I medici del Regina Margherita hanno azzeccato subito la diagnosi - racconta ancora provata la mamma - Sono sempre stati molto gentili e comprensivi anche quando mi hanno spiegato che la bambina era affetta da atresia delle vie biliari, una malattia rara e molto grave». A vederla adesso, a distanza di tre mesi, sembra una bambina come tutte le altre, mangia, sta in braccio alla mamma e gioca con la sorellina. Ha un sacco di medicine da prendere ma la sua vita sarà come quella di tutti gli altri. Una vita per cui la bimba e la sua famiglia hanno disperatamente lottato.
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