La decisione presa dalla Regione di riaprire la caccia al cervo per tre giorni (sabato, domenica e ieri) nel comprensorio alpino Ca To2 ha sollevato un polverone di polemiche e non solo da parte dei protezionisti, ma addirittura dai cacciatori. Il maestro di sci Gian Gandolfo, facendosi portavoce di molti suoi amici dediti all’attività venatoria, ha sparato a zero su tale decisione: «In una stagione venatoria scarsa di innevamento, credo sia superfluo ricordare che se il numero degli abbattimenti non è stato raggiunto non dipende dal calendario venatorio. Trovo assurdo aprire la caccia nel momento di gestazione delle cerve. In questo periodo gli animali dovrebbero essere lasciati tranquilli, anzi tutelati. Non facciamo che prestare il fianco ai protezionisti». Al dissenso, già dichiarato nei giorni scorsi dal sindaco di Cesana Lorenzo Colomb, si è affiancato quello del sindaco di Bardonecchia Roberto Borgis.
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