Dalle arpe a Morgan: lo spettacolo in quota tra musica, gite e circo
APPUNTAMENTI CULTURALI
CONDOVE
15 Marzo 2012 - 22:23
Gli uffici dell’Inps hanno sbagliato a fare i calcoli, versando dal 2002 al 2004 più del dovuto alla pensionata, ed ora, un decennio dopo, chiedono indietro l’intera somma centellinata sui vari accrediti: 471,64 euro. Succede a Giustina Caron, anziana vedova che vive da sola in una casa di Condove con una piccola pensione. «Riscuoto circa 360 euro del lavoro di commerciante, nel settore di merceria classica, un impegno di tutta una vita», afferma. Una pensione cui si aggiunge la quota, di pari importo, di reversibilità del marito deceduto. La lettera, datata 6 febbraio 2012, dice proprio questo. “A seguito della revisione delle operazioni di calcolo è risultato che l’importo della pensione spetta in misura inferiore a quella corrisposta”. «Io prendo poco meno di 700 euro al mese, come faccio a pagarne 471? - si chiede la donna - e soprattutto, è giusto che lo faccia? Loro sbagliano, ed io pago?».
su Luna Nuova di venerdì 16 marzo
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