FERROVIE
16 Aprile 2012 - 18:41
L’epilogo tanto temuto sembra ormai dietro l’angolo: per far ripartire i cantieri dei sovrappassi ferroviari tra Sant’Antonino e Chiusa San Michele, Rfi non avrà altra scelta che indire una nuova gara d’appalto. La notizia non è ancora ufficiale, ma le speranze che i lavori riprendano a breve sono ormai ridotte al lumicino. Un brutto colpo per i quattro comuni coinvolti e per i cittadini che da decenni attendono le nuove opere per dimenticare le interminabili code ai passaggi a livello. La prima candidata a subentrare all’Italcoge, fallita lo scorso agosto, era l’azienda cuneese Preve costruzioni, che però non è disposta ad accettare le condizioni economiche previste da Rfi. Trattandosi di un subentro ad un appalto andato in gara nel 2007, Rfi, per legge, deve infatti riaffidare i lavori sulla base di un prezziario aggiornato a cinque anni fa. L’unico strappo che poteva concedere era un rialzo del 3 per cento, ma la ditta cuneese si è fatta i suoi conti e ha chiesto che l’importo venisse aggiornato del 18 per cento. Qui la trattativa si è arenata, pare ormai definitivamente. Questo vuol dire un altro anno di fermo cantieri: indire una nuova gara d’appalto implica una procedura che comporta tempi molto lunghi.
su Luna Nuova di martedì 17 aprile
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