Trana, documenti irregolari: "bocciate" tutte e quattro le liste
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SUSA
14 Novembre 2012 - 21:36
Ltf ha annunciato, ieri pomeriggio, di avere concluso «con successo e in anticipo rispetto ai tempi previsti, i quattro sondaggi geognostici avviati martedì nell’area dell’autoporto di Susa, nell’ambito delle attività inerenti la progettazione definitiva della linea ad alta velocità». Ieri sera però, tra i No Tav, circolava un nuovo allarme trivella per la notte appena trascorsa, con possibile destinazione Venaus. Fin da lunedì, i No Tav avevano comunque fiutato che qualcosa doveva succedere: quello di lunedì notte all’autoporto di Susa è stato in ogni caso un blitz che fino alla scorsa settimana nessuno nel movimento si sarebbe aspettato. Così gli attivisti hanno deciso che una risposta bisognava comunque darla. Mercoledì è stata una nuova serata campale, con continue scariche di idranti e lacrimogeni sui manifestanti e sulle case di San Giuliano. Tra gli abitanti gli animi sono particolarmente surriscaldati e non è bastata una notte per smaltire la rabbia per essersi visti le case, gli orti e i giardini invasi dalla nuvola di gas Cs. «È una vergogna - tuona Nicola Salbego - come si fa a sparare e lanciare così tanti lacrimogeni verso uno zona abitata?». Per i prossimi giorni sono attese nuove mobilitazioni.
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