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22 Dicembre 2012 - 23:32
Sfuma la candidatura di Sandro Plano alle primarie Pd per la scelta dei parlamentari, in programma sabato 29 dicembre. A sorpresa, venerdì, il presidente della Comunità montana era riuscito a superare lo scoglio delle 400 firme da raccogliere, regolamento alla mano, tra i tesserati Pd del 2011 confermati nel 2012. L'impresa, data per quasi impossibile alla vigilia, aveva creato non poco scompiglio tra i vertici provinciali del partito, che rabbrividivano all'idea di avere in lista il leader del fronte istituzionale No Tav. Ma dall'esame della documentazione è emerso che 20 delle 412 firme depositate erano di tesserati solo nel 2012 e non nel 2011, cosa non consentita dal regolamento: per otto firme la cadidatura è dunque saltata. A nulla è valso il ricorso presentato da Plano per il riesame dei tabulati: la regionale di garanzia ha decretato l'esclusione. "Confesso di essere profondamente dispiaciuto - commenta Plano dalla sua pagina facebook - Le regole sono regole, non le condivido ma le accetto. Constato che le modalità di scelta dei candidati sono ancora tutte da scrivere e che le zone di montagna non hanno certo un trattamento di favore rispetto ai grandi numeri della città". Non ce l'ha fatta nemmeno il suo competitor valligiano, il condovese Jacopo Suppo, che non ha superato il quorum delle 400 firme. Risultato: anche stavolta il Pd di valle non avrà nessun candidato nelle liste per il parlamento. (M.G.)
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