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SETTORE IN CRISI DA LOKCDOWN
ELEZIONI
17 Gennaio 2013 - 23:04
È fatta per Nilo Durbiano, ma la sua è una candidatura che a primo impatto sa tanto di fregatura. O forse no, certo è che l’impresa sarà molto più ardua di quello che si pensava. Il sindaco No Tav di Venaus sarà numero uno al Senato nella lista “Rivoluzione civile” di Antonio Ingroia, ma al Senato la legge elettorale prevede per le liste non in coalizione uno sbarramento dell’8 per cento su base regionale, molto più difficile da superare rispetto al 4 per cento su base nazionale fissato per la Camera. La sua candidatura, sponsorizzata da Verdi e Comunisti italiani oltre che da una nutrita pattuglia di sindaci e amministratori locali, ha però lasciato alcuni strascichi tra i partiti e i movimenti che sostengono “Rivoluzione civile”. Da un lato ci sono i mal di pancia dell’Italia dei valori, dall’altro ci sono i mugugni del circolo di Rifondazione comunista di Bussoleno per la mancata candidatura della segretaria Nicoletta Dosio in qualità di storica attivista No Tav, quindi come esponente della società civile. Su questo numero anche le interviste a Giorgio Airaudo, capolista alla Camera per Sel, e Paolo Vitelli, presidente Azimut, capolista alla Camera per la lista Monti.
su Luna Nuova di venerdì 18 gennaio
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