CASELETTE
08 Aprile 2013 - 23:10
Quello “spettacolo” di alberi abbattuti a qualcuno non è proprio andato giù. Nel mirino della protesta c’è l’ordinanza con cui a inizio anno l’amministrazione comunale ha disposto, per ragioni di sicurezza, il taglio di un lotto boschivo di proprietà comunale compreso tra la tribuna del campo da calcio di viale Sant’Abaco e il sentiero che sale verso l’omonimo santuario e il Musinè, per una fascia di circa 10 metri. A sollevare il caso sono i coniugi Ruggero Bonino e Laura Buso, che prima ancora che puntare il dito contro la giunta Dogliotti si pongono tutta una serie di domande. «Hanno fatto “tabula rasa” di tutte le piante che c’erano lungo il versante: era proprio necessario un taglio così indiscriminato? Non era meglio eseguire un taglio più selettivo?». Dal Comune spiegano che l'intervento è dettato da ragioni di sicurezza, con il via libera del Corpo forestale.
su Luna Nuova di martedì 9 aprile
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